Work-book, libro d'artista, copia unica. 2017
Work-book, libro d'artista, copia unica. 2017
Work-book, libro d'artista, copia unica. 2017
Work-book, libro d'artista, copia unica. 2017
Work-book, libro d'artista, copia unica. 2017
Work-book, libro d'artista, copia unica. 2017
LA VANVERA
Podcast, 17 episodi, durata variabile, 2019-2020
Quasi un podcast, forse un palinsesto, più di un varietà: un melange settimanale scritto, registrato e prodotto dall'artista per il pubblico di Pillow, canale di micro-podcast sulla piattaforma Telegram.
La Vanvera è andata in onda, tra ilarità e improperi, ogni domenica da Dicembre 2019 ad Aprile 2020.
La Vanvera e tutti i podcast di Pillow sono disponibili su Spotify
Nel 2016 mi trovavo a UCLA, Los Angeles (USA), in un soggiorno di studi internazionale promosso dall'Accademia di Belle Arti di Bologna. Attraverso la lente della distanza, ho cominciato a riflettere sulla resistenza: un’indagine che si allontana dal senso storico-politico che assume nella cultura italiana, alla ricerca di una molteciplità di significati soggettivi e pur sempre politici, nell’ottica di un processo di re-embodiement (riattivazione e rigenerazione dei significati attraverso l’esperienza del corpo). La parola si è fatta amo per Qualcosa: limite insterstiziale, placenta, frontiera e ponte tra il dentro e fuori; un crinale dal quale osservare, in quanto organismi anatomici e politici, i suoi significati così come ce lo portiamo addosso.
Nelle prime fasi del progetto, intitolato The Body of Resistance, sono stata seguita dall'artista Julie Tolentino, che come insegnante mi ha accompagnato nello sviluppo della ricerca. The Body of Resistance si delineava come un workshop, un kit-esperienziale per individuare e condividere in gruppo le resistenze che i nostri corpi vivono e parlano soggettivamente. Successivamente, la riflessione si è evoluta attraverso una molteplicità di pratiche, dalla danza alla scrittura, ed è stata sperimentata più volte sempre in forma di workshop.
Dal 2016 al 2017, ho raccolto un bagaglio di esperienze ed l'ho utilizzato come linguaggio instabile e fertile per lavorare sulla stratificazione dei significati che in forma viscerale, erotica, personale, politica, trovano posto nel punto d'incontro tra la parola e il corpo.
Durante i workshops, ho condiviso e ampliato questo bagaglio di esperienze e informazioni. Attraverso pratiche meditative, coreografiche, d'improvvisazione, di scrittura abbiamo ipotizzato vocabolari temporanei di gesti e movimenti per discutere di cosa parliamo quando parliamo di resistenza.
Sono seguite fasi di rielaborazione del materiale condiviso e raccolto nelle precedenti. Ne sono germogliati diversi progetti che documentano e raccontano il percorso. Uno tra tutti, un libro d'artista, stampato in tre copie, ciascuna resa unica da un elemento aggiunto nel tempo, dal titolo When I think about resistance, che raccoglie in forma grafica un flusso organico di appunti, riflessioni e immagini che ho prodotto e raccolto nel 2016.